di G. Crepaldi (ilpersonale.go-vip.net 15/1/2014)
L’accesso agli atti del procedimento ispettivo suscita sempre un particolare interesse per la ricchezza della giurisprudenza che, sulle più varie questioni, ha modo di pronunciarsi.
Il tema, naturalmente, è caratterizzato da una certa delicatezza posto che vengono in considerazione valori e principii di particolare importanza: la trasparenza della pubblica amministrazione, il diritto di difesa, il diritto alla privacy.
Certamente, infatti, le norme che precludono l’accesso alla documentazione contenente le dichiarazioni rese in sede ispettiva dai dipendenti sono fondate su un particolare aspetto della riservatezza, cioè quello attinente all’esigenza di preservare l’identità dei dipendenti autori delle dichiarazioni allo scopo di sottrarli a potenziali azioni discriminatorie, pressioni indebite o ritorsioni da parte del datore di lavoro.
D’altra parte, tuttavia, il datore di lavoro attraverso l’accesso intende esercitare un diritto di difesa, che è sancito dalla Costituzione all’art. 24.
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