Il DPCM firmato regolamenta finalmente l’assegnazione di queste autovetture, restringendone l’uso e colpendo gli abusi:
- per le auto “blu blu” limita a poche autorità l’uso di auto di rappresentanza, eliminando deroghe e fissando sanzioni per le amministrazioni centrali che non le rispettino;
- per le auto “blu” riduce da subito di oltre il 50% il numero di assegnatari che hanno diritto a un’auto di servizio nelle pubbliche amministrazioni centrali;
- per tutte le auto (“blu-blu”, “blu” e “grigie”), indica modalità di utilizzo che permettono una consistente riduzione dei costi e crea le condizioni affinché anche le pubbliche amministrazioni locali, nell’ambito della loro autonomia, riducano il parco auto e in generale i costi.
D’ora in poi nei Ministeri avranno diritto alle auto “blu blu” solamente i ministri, i viceministri e i sottosegretari.
Le auto “blu” saranno invece assegnate solo ai i titolari di uffici di gabinetto, di dipartimento e del segretariato generale. Non ne avranno quindi più diritto i direttori generali, i capi degli uffici legislativi e i capi delle segreterie e degli uffici stampa. Grazie a queste misure si prevede pertanto una riduzione di circa il 70% degli attuali beneficiari. Inoltre, nel caso di Enti pubblici non economici avranno diritto all’auto solo i presidenti, mentre saranno esclusi da questo benefit i direttori generali, i componenti dei Consigli di amministrazione e i revisori.
(FONTE: ilpersonale.go-vip.net)
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