Fp CGIL a Madia: scambio tra Irpef e contratto è una beffa

3 Aprile 2014
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Rossana Dettori, segretaria generale della Fp Cgil, commenta le dichiarazioni rilasciate dalla ministra della Funzione pubblica Marianna Madia, in sede di audizione alla Camera: “Non bastano le buone intenzioni della ministra, in alcuni casi condivisibili. Sullo sblocco del turn over per il personale delle pubbliche amministrazioni e sulla staffetta generazione ci siamo da subito detti disponibili al confronto. Ma servono proposte chiare e misurabili sul piano della concretezza”.

“Dissentiamo totalmente con la ministra – continua la sindacalista – quando invece sostiene che ridurre l’Irpef per un valore di 80 euro in busta paga equivarrebbe a rinnovare i contratti nel pubblico impiego, bloccati da un lustro con una perdita media mensile di 250 euro per lavoratore, e che comunque questo rinnovo non sarebbe possibile altrimenti. Rifiutiamo questa impostazione perché il contratto non serve solo a riconoscere aumenti salariali, ma soprattutto a governare i processi di riforma, a riorganizzare i servizi e a investire in formazione. Non è uno scambio alla pari, perché non colma le perdite passate e ne causa di future, ben più ingenti degli 80 euro promessi. Sacrosanti e necessari in questa fase, purché non si utilizzino come un diversivo per beffare ulteriormente i lavoratori”.

Dettori conclude dicendo come “non capiamo davvero quale sia il confine tra i nobili propositi della ministra, le necessità comunicative, e la sostanza. Di certo, esclusa la notizia della mancata volontà di rinnovare i contratti dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni non ha detto nulla di nuovo”.

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