Funzione pubblica, Bresciani (Cgil): «Vincenti per voti ottenuti nell’urna»

Marcello Serra 13 Marzo 2012
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Contano di più i voti rispetto ai seggi. È quanto ha voluto ribadire la Cgil in conferenza stampa ieri in via Camozzi per analizzare il risultato del voto delle Rappresentanze sindacali nel pubblico impiego.
E a scendere in campo è il segretario provinciale generale della Camera del lavoro di Bergamo, Luigi Bresciani: «Senza voler alimentare nessuna polemica ci teniamo però a confermare la vittoria alle ultime elezioni delle Rsu nel pubblico impiego, soffermandoci sul fatto che è il numero dei voti ottenuti, e non dei seggi conseguiti, che determina la rappresentatività sindacale nelle trattative che si svolgono a livello nazionale all’Aran».
Il risultato delle ultime elezioni nel settore del pubblico impiego « è significativo per due ragioni – evidenzia Bresciani -: la prima riguarda la partecipazione al voto che è stata tra le più alte mai registrate con 23 mila votanti, mentre la seconda, più di rilievo per il nostro sindacato, è che abbiamo ottenuto la maggioranza dei voti nei principali enti pubblici: ad esempio, l’azienda ospedaliera di Bergamo dove la Fp-Cgil ha preso il 50,03% delle preferenze». Un dato storico, quello della vittoria alle elezioni delle Rsu nella funzione pubblica, che la Cgil tiene a valorizzare «perché – spiega Gian Marco Brumana, segretario della Fp-Cgil – un conto è avere un seggio in un piccolo Comune dove ci sono soltanto due dipendenti pubblici, altro è vincere a Bergamo, a Dalmine o all’Asl di Bergamo in cui per ottenere un seggio occorrono anche quaranta voti».
Dai vertici Fp-Cgil evidenziano, inoltre, che nelle elezioni indette dalla sola Cgil nella sanità privata «abbiamo raggiunto il quorum in 13 aziende private su quattordici – precisa Brumana – e questo dato testimonia la nostra crescita nei numeri». Una crescita che dal sindacato di via Camozzi confermano come storica anche rispetto al dato regionale e nazionale perché «siamo il sindacato provinciale – annuncia Bresciani – che in queste elezioni ha avuto la maggiore percentuale d’avanzamento con un più 3% contro il +2,5% a livello nazionale».

Filippo Grossi

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