Grecia: i dipendenti pubblici occupano i ministeri

29 Settembre 2011
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La protesta arriva subito prima dell’inizio della riunione degli ispettori della troika e durerà fino a domani. Tomsen, Mors e Mazuch esaminano il programma di risanamento di Atene, che prevede tagli e licenziamenti nel pubblico. Scioperano anche i taxi

 

Nel giorno in cui la cosiddetta troika tornerà ad Atene per decidere le sorti del Paese (ovvero se gli aiuti internazionali saranno sbloccati o no), un folto gruppo di impiegati pubblici ha occupato alcuni ministeri chiave ad Atene per protestare ancora contro i tagli e contro la politica di austerity imposta dall’Europa e seguita dal governo ellenico.

L’occupazione dei ministeri
, tra cui quelli delle Finanze, degli Affari Interni, della Giustizia, dello Sviluppo industriale, del Lavoro, della Sanità e dell’Agricoltura, è stata preannunciata dalla tv di stato e arriva subito prima dell’inizio della a riunione degli ispettori della troika e durerà fino a domani.

Come riferiscono i giornali greci, i tre componenti della “troika” – Paul Tomsen, Matthias Mors e Claus Mazuch – vorranno mettere sotto la lente d’ingrandimento le tre parti del programma di risanamento per concludere il loro rapporto, interrotto appunto un mese fa, e dare il via libera alla concessione della sesta tranche del primo prestito da 110 miliardi di euro concesso alla Grecia.

La prima parte comprende i licenziamenti nel settore pubblico, la sospensione provvisoria dal lavoro e l’abolizione di Enti pubblici inutili, riguarda le spese. La seconda riguarda gli Enti di assistenza sociale e le pensioni per  esaminare la situazione del sistema previdenziale del Paese, mentre l’ultima parte riguarda gli introiti dello Stato.

Intanto il  traffico ad Atene è oggi quasi normale e – dopo il blocco totale di ieri – tutti i mezzi di trasporto pubblico sono tornati in funzione con l’eccezione dei taxi che oggi proseguono l’agitazione di 48 ore proclamata la settimana scorsa. I tassisti protestano contro la decisione del governo di liberalizzare la loro professione nell’ambito di una serie di riforme tese a ristrutturare l’economia del Paese. Il capo del sindacato dei tassisti dell’Attica, Thymios Lyberopoulos, ieri ha ribadito che la protesta dei conducenti delle auto gialle non si fermerà ed ha messo in guardia il ministro dei Trasporti Yiannis Ragousis affermando che ‘dovrà passare sui cadaveri di 50 mila tassisti’ prima di applicare la liberalizzazione della loro professione.

(FONTE: www.rassegna.it)

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