diL. Boiero (ilpersonale.go-vip.net 14/1/2016)
Statisticamente è dimostrato che i comuni medio – piccoli, in Italia, sono la maggioranza.
Per questo motivo, all’indomani dell’emanazione della legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, molti Enti si sono trovati in grande difficoltà a dare attuazione a quanto previsto dal legislatore in materia di anticorruzione. Nello specifico, per la parte che qui interessa, si richiama il comma 5 dell’articolo 1 della normativa in esame; lo stesso dispone: “Le pubbliche amministrazioni centrali definiscono e trasmettono al Dipartimento della funzione pubblica:
a) un piano di prevenzione della corruzione che fornisce una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio;
b) procedure appropriate per selezionare e formare, in collaborazione con la Scuola superiore della pubblica amministrazione, i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione di dirigenti e funzionari“.
I permessi nella Pubblica Amministrazione – Analisi della casistica più frequente Videoconferenza in diretta a cura del Dott. Livio Boiero (Iva esclusa per Enti Pubblici: 69€) Sei un Ente Pubblico e/o non puoi pagare con Carta di Credito?
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