Il provvedimento contiene inoltre numerose altre disposizioni che hanno una notevole importanza. Basta ricordare l’aumento dei permessi per i congiunti che assistono disabili nei mesi di marzo ed aprile; il formalizzare che il lavoro agile costituisce la modalità ordinaria di svolgimento delle prestazioni lavorative durante l’attuale fase di emergenza sanitaria; la formalizzazione della sospensione dei concorsi pubblici; la istituzione di nuovi permessi retribuiti, anche se al 50%, per i dipendenti che hanno figli fino a 12 anni a seguito della chiusura delle scuole; la erogazione di un bonus per i dipendenti che sono stati in servizio in modo continuo nel mese di marzo; la sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi e disciplinari; la possibilità che lo straordinario svolto in questo periodo dai vigili per la condizione di emergenza vada in deroga al tetto per questi compensi e possa essere in parte rimborsato.
Con il D.P.C.M. 22 marzo sono state individuate le attività essenziali che occorre garantire. Per le PA tale elencazione non è esaustiva ed occorre aggiungere le attività previste come tali dalla legge n. 146/1990, per come espressamente previsto dallo stesso provvedimento.
L’esenzione dal servizio ed il lavoro agile
Per ridurre la presenza dei dipendenti che non sono impegnati nello svolgimento di attività indifferibili e/o essenziali, nonché di quelli che non sono utilizzati con il cd lavoro agile o smartworking, è previsto l’obbligo di godere delle ferie arretrate, dei riposi compensativi, della banca delle ore e di tutte le altre forme di assenza previste dalla normativa ed inoltre che si possa dare luogo a forme di rotazione. Una volta che questi istituti saranno esauriti i dipendenti possono essere motivatamente esentati dal servizio, pur continuando ad essere considerati presenti…
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