Massima
Il provvedimento di inquadramento in ruolo dei pubblici dipendenti ha natura autoritativa e come tale va impugnato, ove lesivo, entro il prescritto termine decadenziale, con la conseguenza che non è ammissibile un’azione volta all’ottenimento di un diverso inquadramento, se non tempestivamente proposta avverso il provvedimento di attribuzione della qualifica, né è ammesso un autonomo giudizio di accertamento in funzione di disapplicazione di provvedimenti dell’Amministrazione, atteso che l’azione di accertamento è esperibile a tutela di un diritto soggettivo, laddove la posizione del pubblico dipendente, a fronte della potestà organizzatoria della pubblica amministrazione, ha consistenza di interesse legittimo.
Fatto
Con ricorso principale, i ricorrenti hanno rappresentato di essere stati assunti dalla Consob in forza di contratti a tempo determinato, risalenti agli anni 2005/2007 e rinnovati nel 2012, con attribuzione di una qualifica corrispondente a quella di funzionario di II livello. Con delibera di stabilizzazione n. 19759 del 17 ottobre 2016, adottata ex art. 4, comma 6, del D.L. n. 101/2013, i dipendenti in questione venivano, successivamente, immessi nei ruoli della Commissione, mediante assegnazione della qualifica sopra indicata, con decorrenza giuridica a far data dall’adozione della delibera medesima (17.10.2016), fatta salva la conservazione del trattamento economico maturato nelle more dello svolgimento dei rapporti di lavoro a tempo determinato.
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