Incarichi esterni, trappola per la responsabilità amministrativa – Il Commento di A. Bianco

Analisi della recente giurisprudenza, in cui si fissano in modo sempre più chiaro i presupposti che in concreto determinano la maturazione di responsabilità amministrativa in capo a dirigenti ed amministratori.

27 Luglio 2016
Modifica zoom
100%
di A. Bianco

Nella giurisprudenza si fissano in modo sempre più chiaro i presupposti che in concreto determinano la maturazione di responsabilità amministrativa in capo a dirigenti ed amministratori. Essa si determina nel caso in cui siano stati conferiti incarichi a soggetti esterni violando i vincoli di motivazione e le finalità di riduzione del loro numero e della relativa spesa. È da considerare altrettanto consolidata la considerazione che essa matura per i maggiori oneri determinati dalla lite temeraria. Non può essere invocata come esimente la insindacabilità delle scelte amministrative nel caso in cui i suoi presupposti non risultino in linea con il dettato normativo. Ed infine, elemento che presenta per alcuni aspetti tratti di significativa novità, essa matura nel caso in cui l’ente abbia concesso il rimborso delle spese legali ad un dipendente prosciolto per reati connessi allo svolgimento dei propri compiti di istituto, ma senza garantire il rispetto dei vincoli dettati dal legislatore e dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
Dalle indicazioni dettate dalla giurisprudenza, in modo prevalente della Corte dei Conti, ma si devono segnalare anche le convergenti indicazioni della Corte di Cassazione e della giurisprudenza amministrativa, emerge la necessità che dirigenti, dipendenti ed amministratori pubblici prestino particolare attenzione sia alla necessità di garantire il rispetto del vincolo della motivazione, nonché di dedicare particolare attenzione al rispetto delle finalità per le quali il legislatore ha previsto la necessità di rispettare specifici percorsi procedurali.
Appare opportuno ricordare in premessa che si deve considerare ormai come ampiamente consolidato che, nel caso di un “uso abusivo dello strumento processuale”, occorra verificare la presenza degli elementi tipici della maturazione di responsabilità amministrativa. Ed a tal fine è opportuno che la pronuncia disponga la informazione alla Procura della Corte dei Conti. In questa direzione le ultime indicazioni ci vengono dalla sentenza 13 luglio 2016 n. 233 del TAR dell’Emilia-Romagna, sede di Parma.

I limiti agli incarichi a soggetti esterni
Si deve considerare come consolidata la necessità di contenere il numero e la spesa per il conferimento di incarichi a soggetti esterni, sulla scorta delle indicazioni che il legislatore detta da numerosi anni.

Continua a leggere l’articolo

 

Novità editoriale:

trasparenza

La riforma della trasparenza

di Luigi Oliveri

La riforma della normativa sulla trasparenza mira ad introdurre in Italia un vero e proprio Freedom of Information Act (FOIA), richiedendo un profondo ripensamento delle modalità operative e mettendo la trasparenza dell’operato della pubblica amministrazione al centro della propria attività.

L’elemento più rilevante della riforma, tale da indurre le amministrazioni a modificare organizzazione e comportamenti, amplia l’accesso civico, che diviene diritto di ogni cittadino di pretendere la pubblicazione nei siti istituzionali degli atti e delle informazioni da rendere obbligatoriamente pubblici e ottenere gratuitamente dati, informazioni e documenti prodotti. L’eventuale rigetto delle domande di accesso dovrà essere sempre molto ben motivato.

Immagine 1

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento