Indennità di risultato e valutazione sugli obiettivi

12 Aprile 2024
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La Corte d’Appello di Reggio Calabria, Reggio Calabria, (Sez. Lav.) ha reso nota la sentenza del 4 aprile 2023, n. 366 che riguarda le politiche retributive ed i criteri per la valutazione delle performance lavorative. La sentenza stabilisce che per poter ricevere l’indennità di risultato, è necessario soddisfare due requisiti fondamentali: l’assegnazione di obiettivi specifici e la valutazione positiva del loro raggiungimento.

L’indennità di risultato

L’indennità di risultato non è legata semplicemente all’adempimento delle mansioni ordinarie, ma è correlata al raggiungimento di traguardi precisi e misurabili. Pertanto, il semplice svolgimento diligente delle attività quotidiane non è sufficiente per richiedere questa forma di compensazione, che si differenzia nettamente dall’indennità di posizione.

La sentenza sottolinea che l’assegnazione degli obiettivi deve rispettare i principi stabiliti dalla normativa vigente, con particolare attenzione alla loro natura sfidante ed alla presenza di indicatori oggettivi per valutarne il raggiungimento. Inoltre, è importante differenziare gli obiettivi nel corso del tempo, evidenziando la necessità di un approccio dinamico nella loro definizione.

La seconda condizione fondamentale per ottenere l’indennità di risultato è rappresentata dalla valutazione positiva del raggiungimento degli obiettivi assegnati. Questa valutazione non può limitarsi a una generica approvazione dell’andamento delle attività, ma deve attestare in modo inequivocabile il grado di realizzazione dei traguardi prefissati. Inoltre, è essenziale che tale valutazione sia espressa da figure competenti e non possa essere sostituita da una mera certificazione di buon operato da parte di terzi non direttamente coinvolti nella gestione degli obiettivi.

Nel caso dei dirigenti e dei responsabili, la sentenza sottolinea che l’assenza di una valutazione positiva del raggiungimento degli obiettivi comporta l’impossibilità di richiedere un risarcimento per perdita di chance. Tuttavia, tale richiesta può essere avanzata solo se essi dimostrano di aver regolarmente informato l’ente riguardo al progresso verso gli obiettivi prefissati.

In conclusione, la sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria stabilisce chiaramente che l’erogazione delle indennità di risultato e la richiesta di risarcimento per perdita di chance sono legate alla dimostrazione del raggiungimento degli obiettivi assegnati, sottolineando l’importanza di una valutazione adeguata delle performance lavorative.

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