di C. Dell’Erba (ilpersonale.go-vip.net 19/5/2014)
Le disposizioni sulla sanatoria dei contratti collettivi decentrati integrativi illegittimi e dei fondi per le risorse decentrate che contengono clausole illegittima, norme contenute nell’art. 4 del d.l. n. 16/2014 per come convertito dalla legge n. 68/2014, sollevano numerosi dubbi applicativi che forniscono un quadro di incertezza operativa. Per risolvere questi dubbi e dare corso ad una applicazione unitaria della novelle legislativa è necessario che la Conferenza Unificata tra Stato, regioni ed autonomie locali fornisca suggerimenti univoci. Fino a che ciò non si sia realizzato le amministrazioni locali e regionali, con specifica deliberazione, possono proseguire nell’applicazione dei contratti decentrati in vigore nelle realtà in cui questa scelta sia necessaria per la erogazione di servizi essenziali; in questi casi rimane fatto salvo l’eventuale recupero delle somme illegittimamente erogate. Possono essere così riassunte le indicazioni contenute nel documento congiunto n. 60/Gab del 12 maggio dei Ministri per gli affari regionali e le autonomie, per la semplificazione e la pubblica amministrazione e dell’economia e delle finanze “circolare relativa alle modalità attuative dell’art. 4 del d.l. n. 16/2014”.
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