Qualche secolo fa, c’è stato un politico-letterato divenuto famoso, tra le altre cose, anche per alcuni suoi versi, da lui affidati alle generazioni future.
“Quant’è bella giovinezza che sì fugge tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v’è certezza!”
Ora, quei versi, che costituiscono un vero inno alla vita sin dalle sue prime battute coscienti, al contempo rappresentano una oggettiva constatazione dell’incertezza del futuro, addirittura del domani inteso proprio come arco di tempo estremamente breve…
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