di G. Crepaldi (ilpersonale.go-vip.net 19/6/2013)
La disciplina della mobilità volontaria ex art. 30 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e s.m. è stata oggetto di equivoche discipline contrattuali che hanno dato origine alla richiesta di parere al Dipartimento della Funzione pubblica, il quale si è espresso con nota del 1° marzo 2013, prot. n. 10395.
La disciplina contrattuale che ha destato perplessità è quella di cui all’art. 19 del C.c.n.l. 27 gennaio 2005, poi trasfuso nell’art. 57 del C.c.n.l. 16 ottobre 2008 che condurrebbe a disconoscere le prerogative datoriali dell’amministrazione di appartenenza del dipendente interessato al trasferimento presso altra amministrazione, in quanto “l’amministrazione di appartenenza nulla potrebbe opporre al trasferimento del dipendente una volta trascorso il quinquennio di permanenza nella sede di prima destinazione prescritto dall’art. 35, comma 5-bis, del d.lgs. n. 165/2001”.
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