La tutela nei confronti del licenziamento disciplinare illegittimo dopo il Jobs act

16 Gennaio 2015
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di R. Squeglia (ilpersonale.go-vip.net 16/1/2015)

Con lo schema di decreto legislativo segnalato, che, giova premetterlo, allo stato non risulta ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Governo ha dato attuazione alla delega contenuta nella legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1 comma 7 lett. c), prevedendo, “…per le nuove assunzioni, (il) contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianita’ di servizio, escludendo per i licenziamenti economici la possibilita’ della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro, prevedendo un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianita’ di servizio e limitando il diritto alla reintegrazione ai licenziamenti nulli e discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato, nonche’ prevedendo termini certi per l’impugnazione del licenziamento”.

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Jobs Act e le nuove regole del licenziamento

Primo decreto attuativo della Riforma del lavoro

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Aggiornato al D.Lgs. 4 marzo 2015 n. 23 (G.U. del 06/03/2015, n. 54), in vigore dal 7 marzo 2015

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