L’applicazione delle novità su assunzioni, fondo ed incentivazione

Risulta opportuno che le amministrazioni, soprattutto quelle interessate da una fuoriuscita di dipendenti in misura elevata, non fermino le procedure di assunzione in attesa delle nuove disposizioni attuative delle previsioni dettate dal Decreto Crescita in materia di capacità assunzionali e diano corso rapidamente all’adozione della programmazione del fabbisogno del 2019. I suggerimenti dell’esperto

30 Maggio 2019
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Le nuove regole dettate dai d.l. 34 (cd Crescita) e 32 (cd Sbloccacantieri) sul fondo per la contrattazione decentrata e sulla incentivazione delle funzioni tecniche sono già in vigore, mentre la entrata in vigore di quelle sulle assunzioni è rinviata ad un decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione, ma si suggerisce di attendere la conversione dei decreti per dare loro concreta applicazione. Appare invece opportuno che le amministrazioni, soprattutto quelle che sono interessate da una fuoriuscita di dipendenti in misura elevata, non fermino le procedure di assunzione in attesa delle nuove disposizioni attuative delle previsioni dettate dal d.l.  34 in materia di capacità assunzionali e diano corso rapidamente all’adozione della programmazione del fabbisogno del 2019 ed all’espletamento delle procedure necessarie per immettere dei dipendenti in servizio.
Si deve peraltro tenere presente che ambedue questi provvedimenti saranno modificati in numerosi aspetti, come già sollecitato dall’ANCI e dalle Regioni con un pacchetto di emendamenti per le assunzioni e per la costituzione del fondo per la contrattazione decentrata e come richiesto da parte degli ordini professionali per la incentivazione delle funzioni tecniche.

Le capacità assunzionali

Le nuove disposizioni sulle assunzioni modificano radicalmente le regole in vigore, superando il turn over e dando corso ad una significativa differenziazione delle capacità dei singoli enti di effettuare assunzioni. Nel dossier illustrativo dell’ufficio studi della Camera dei deputati leggiamo che la disposizione vuole: “accrescere le facoltà assunzionali degli enti che presentino un rapporto virtuoso fra spese complessive per il personale ed entrate riferite ai primi tre titoli del rendiconto. Per gli Enti territoriali meno virtuosi, è previsto l’avvio di un percorso, che si conclude nel 2025, diretto a pervenire alla sostenibilità finanziaria di tale rapporto. Qualora tale obiettivo non sia raggiunto, le assunzioni di personale non potranno eccedere il 30% di coloro che cessano dal servizio”.

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