Si deve peraltro tenere presente che ambedue questi provvedimenti saranno modificati in numerosi aspetti, come già sollecitato dall’ANCI e dalle Regioni con un pacchetto di emendamenti per le assunzioni e per la costituzione del fondo per la contrattazione decentrata e come richiesto da parte degli ordini professionali per la incentivazione delle funzioni tecniche.
Le capacità assunzionali
Le nuove disposizioni sulle assunzioni modificano radicalmente le regole in vigore, superando il turn over e dando corso ad una significativa differenziazione delle capacità dei singoli enti di effettuare assunzioni. Nel dossier illustrativo dell’ufficio studi della Camera dei deputati leggiamo che la disposizione vuole: “accrescere le facoltà assunzionali degli enti che presentino un rapporto virtuoso fra spese complessive per il personale ed entrate riferite ai primi tre titoli del rendiconto. Per gli Enti territoriali meno virtuosi, è previsto l’avvio di un percorso, che si conclude nel 2025, diretto a pervenire alla sostenibilità finanziaria di tale rapporto. Qualora tale obiettivo non sia raggiunto, le assunzioni di personale non potranno eccedere il 30% di coloro che cessano dal servizio”.
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