di CRISTINA CASADEI (dal Sole 24 Ore)
L’intesa 2025-2027 tra Federmanager e Confservizi riguarda 2mila dirigenti
Nelle aziende che offrono servizi di pubblico interesse, dall’energia, all’ambiente, all’acqua fino al trasporto pubblico locale ci sarà una sempre maggiore prevalenza di modelli di gestione orientati al miglioramento dell’efficienza e della produttività dei servizi che si accompagnerà all’impegno a fare della formazione continua una leva fondamentale per migliorare i risultati aziendali. È questo il messaggio che si legge tra le righe del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 2025-2027 dei 2mila dirigenti di oltre 550 aziende che gestiscono servizi pubblici di interesse generale cheè stato firmato ieri da Federmanager e Confservizi. Per il Presidente di Confservizi, Francesco Macrì, si tratta di «un contratto importante che potrà accompagnare positivamente la trasformazione in atto nel mondo delle imprese dei servizi pubblici. Un comparto che sta riaffermando in maniera sempre più decisa la propria vocazione industriale, condizione essenziale per migliorare il livello dei servizi erogati agli utenti: attraverso questo contratto, riaffermiamo le caratteristiche strategichee industriali di imprese che sono centrali per la crescita del nostro Paese». La nuova struttura contrattuale sottolinea l’industrializzazione del settoree proprio per questo dà un impulso forte alla formazionee al consolidamento del welfare dove vengono valorizzati temi come la genitorialità, le disabilità e la parità di genere. Ma anche con il rafforzamento della previdenza complementaree del welfare aziendale. «Il nuovo contratto spinge su formazione e sistemi retributivi che misurano le performance, proprio perché intendiamo migliorare la qualità del servizio agli utenti- spiega il neopresidente di Federmanager, Valter Quercioli che nei giorni scorsi ha raccolto il testimone da Stefano Cuzzilla -. Sottolineiamo anche le previsioni in favore delle pari opportunità, con l’inserimento di concetti chiave quali l’equità retributiva e la genitorialità condivisa». Sul piano retributivo viene replicato lo schema già adottato dall’accordo Federmanagere Confindustria che prevede l’innalzamento graduale di qui al 2026 del trattamento minimo complessivo di garanzia (Tmcg) dai 75mila euro attualia 85mila. In particolare nel 2025 il Tmcg dei manager delle società di servizi di pubblico interesse saliràa 80mila euro che diventeranno 85mila nel 2026.
* Articolo integrale pubblicato sul Sole 24 Ore del 27 novembre 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)
Manager, firmato il rinnovo del contratto nei servizi pubblici
L’intesa 2025-2027 tra Federmanager e Confservizi riguarda 2mila dirigenti
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