Novità per le posizioni organizzative (Parte I)

La giurisprudenza della Corte di Cassazione sottolinea l’ampiezza della sfera di apprezzamento discrezionale nel conferimento degli incarichi di posizione organizzativa (e non soltanto)

12 Novembre 2018
Modifica zoom
100%
La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha sottolineato l’ampiezza della sfera di apprezzamento discrezionale nel conferimento degli incarichi di posizione organizzativa. Le sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti rimarcano la rigidità del tetto di spesa per il salario accessorio dettato dal d.lgs. n. 75/2017 e che si deve fare riferimento alle risorse stanziate nel bilancio. A fronte di queste novità sembra prendere sempre più piede la spinta ad introdurre con la prossima Legge di Bilancio deroghe al tetto di spesa per il salario accessorio delle posizioni organizzative, così da consentire agli Enti di aumentarle rispetto a quanto destinato a tale fine nel 2017.

I criteri di scelta

In capo ai dirigenti è prevista una ampia discrezionalità per il conferimento degli incarichi di posizione organizzativa ed essa può concretizzarsi nella assegnazione di un punteggio numerico, non essendo necessario che venga fornita una motivazione analitica. Possono essere così riassunti i principali principi dettati dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 25083/2018, che peraltro conferma le analoghe indicazioni dei giudizi di primo e secondo grado.
In primo luogo ci viene detto che “il conferimento dell’incarico di posizione organizzativa è possibile esclusivamente per situazioni tipizzate, descritte nel contratto; può essere concesso solo a termine; è connotato da una specifica retribuzione variabile, in quanto sottoposta alla logica del programma da attuare e del risultato; è infine revocabile. Emerge da ciò che la posizione organizzativa non determina un mutamento di profilo professionale, che rimane invariato, né un mutamento di are, ma comporta soltanto un mutamento di funzioni, le quali cessano al cessare dell’incarico. Si tratta in definitiva di una funzione ad tempus di alta responsabilità la cui definizione – nell’ambito della classificazione del personale di ciascun comparto- è demandata dalla legge alla contrattazione collettiva”….

>> CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO INTEGRALE QUI.

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento