Obbligo vaccinale per gli over 50, da domani in vigore sui luoghi di lavoro

Entra in vigore da domani, martedì 15 febbraio 2022, l’obbligo vaccinale per gli over 50, in mancanza di tale certificazione il lavoratore verrà considerato assente ingiustificato dal lavoro

14 Febbraio 2022
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L’obbligo vaccinale per i lavoratori over 50 entra in vigore da domani martedì 15 febbraio 2022 nei luoghi di lavoro fino al 15 giugno 2022.

Questo è quanto che è stato stabilito dal Consiglio dei Ministri mercoledì 2 febbraio 2022. Il Consiglio, in quella sede, ha previsto le nuove misure urgenti in materia di certificazioni verdi COVID-19 e per lo svolgimento delle attività lavorativa (decreto-legge) .

La certificazione si ottiene mediante vaccinazione o guarigione dalla malattia. Stop al green pass base, ottenuto tramite i tamponi, che resta valido solo per i lavoratori under 50.

Sul punto si legga anche: “Il controllo delle Certificazioni Verdi Covid-19 dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni: obbligo assoluto o relativo?”

Per chi scatta l’obbligo del green pass rafforzato

L’obbligo vaccinale è previsto per i lavoratori pubblici o privati over 50 anni. Tale obbligo era già in vigore per chi lavorava nella sanità, nella scuola e nel comparto sicurezza.

I controlli del datore di lavoro

Il datore di lavoro potrà effettuare le verifiche tramite:

  • il sistema Greenpass50+ messo a disposizione dall’Inps ;
  • la App Verifica C-19, tramite controlli ai tornelli;
  • o facendosi consegnare il green pass dai lavoratori.

Chi è esentato dal vaccino per motivi di salute potrà essere controllato con gli stessi strumenti usati per gli altri lavoratori, perché dal 7 febbraio la certificazione di esenzione è digitalizzata, ed è collegata a un Qr code, come il green pass.

Conseguenze della mancata esibizione assenti ingiustificati

I lavoratori che non esibiranno la certificazione verranno considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto a conservare il posto di lavoro, fino al 15 giugno 2022. La retribuzione salariale, però, verrà sospesa. Inoltre, i dipendenti potrebbero essere sostituiti con il ricorso a contratti a termine della durata di 10 giorni, rinnovabili più volte.

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