Sono due delle principali modifiche apportate da Palazzo Chigi al regolamento sulla trasparenza nella Pubblica amministrazione che oggi sarà all’esame della Conferenza unificata.
Il decreto legislativo varato il 22 gennaio scorso per dare attuazione della legge anticorruzione nella Pa del novembre scorso e per rafforzare e integrare le misure in vigore sulla trasparenza nella pubblica amministrazione, istituisce l’obbligo di pubblicità delle situazioni patrimoniali di politici, compresi i consiglieri locali e i loro parenti entro il secondo grado. In caso di mancata pubblicazione dei dati scatterà una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10mila euro da divulgare via web. Non solo. Altra novità dell’ultima ora riguarda l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di rendere note on line anche “reprimende” e richiami della Corte dei conti sull’organizzazione e l’attività dell’amministrazione.
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