Nasce la nuova Agenzia di coesione territoriale, rischia di andare ‘in cantina’ il Formez. O perlomeno alcune delle sue funzioni. Dopo l’approvazione da parte del consiglio dei ministri di ieri della nuova agenzia che dovrà monitorare e supportare le amministrazioni nell’utilizzo dei fondi europei per il periodo 2014-2020, iniziano a circolare dubbi sulla ‘tenuta’ dell’Istituto FormezPa – centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle P.a. – che opera a livello nazionale e risponde al dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Come spiegano fonti sindacali a Labitalia, infatti, “tra le principali attività realizzate dal Formez negli ultimi anni c’è l’assistenza alle amministrazioni nell’accesso e nella gestione dei fondi europei, riscuotendo anche giudizi positivi”. Da quello che sta emergendo in queste ore, spiegano le fonti, l’agenzia per la Coesione territoriale dovrebbe essere un’agenzia strumentale per aiutare le amministrazioni ad accedere ai fondi europei e gestirli.
In questo caso le funzioni svolte negli ultimi anni dal Formez sulla materia non servirebbero più, per non parlare dell’opportunità di un duplicato così clamoroso.
“Ci chiediamo quale sarà lo scenario che si apre per l’istituto”, dicono le fonti.
E la paura che serpeggia, è che, tolte le competenze sui fondi europei, le restanti attività del Formez “possano essere messe sul mercato”. Sempre che , “il governi duri e non cada”.
FormezPa, come risulta dal bilancio 2012, conta 415 dipendenti, di cui 13 dirigenti e 412 impiegati. Il numero è comprensivo di 197 dipendenti con contratto a tempo determinato e di 120 dipendenti con contratto part-time (di cui 101 a tempo determinato).
(FONTE: www.adnkronos.com)
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