Misure che, secondo il dirigente sindacale, “stanno determinando una pesante perdita del potere di acquisto delle retribuzioni di 3,3 milioni di dipendenti pubblici, oltre l’impossibilità di gestire i processi di riforma della Pa”. Per Nicolosi “occorre che il Governo in carica si esprima su questo tema evitando le ‘tante voci’ che si sono sentite negli ultimi tempi, riaprendo la stagione contrattuale ed in quella sede affrontando le questioni economiche e normative”.
Secondo il segretario confederale Cgil “il blocco della contrattazione è tanto più inaccettabile mentre continuano ad essere in vigore norme introdotte per legge che intervengono pesantemente sulla contrattazione mutilandola. Si tratta di misure legislative che vanno rapidamente cassate prima dell’avvio della stagione contrattuale. Chiediamo – conclude Nicolosi – un incontro al massimo livello per affrontare queste problematiche che impegnano il Governo nella sua collegialità”.
(FONTE: www.rassegna.it)
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