In Commissione Bilancio alla Camera, dove sono ripresi i lavori di esame degli emendamenti riguardanti il capitolo previdenziale della Legge di Stabilità 2016, è stata approvata la proroga di “opzione donna”, il meccanismo di pensionamento previsto per il 2015 che va incontro alle lavoratrici. La sperimentazione del pensionamento anticipato delle lavoratrici con 57 anni e 35 di contributi (58 anni se autonome) prosegue anche per il prossimo anno se “dovesse risultare un onere previdenziale inferiore rispetto alle previsioni di spesa”. Per questo è previsto un monitoraggio annuale sull’attuazione della misura da effettuarsi entro il 30 settembre. Dunque, in caso di minori spese certificate dai Ministeri dell’Economia e del Lavoro,i risparmi saranno utilizzati per interventi in materia previdenziale, compresa appunto la proroga della sperimentazione. La platea massima di lavoratrici interessate all’emendamento – secondo la relazione tecnica che accompagna il testo della Stabilità -è di 36mila, per una spesa stimata a fine 2022 di 2,5 miliardi.
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