L’ultimo atto di Renato Brunetta al ministero della Funzione pubblica è stata la firma della circolare che disciplina il «dividendo dell’efficienza», cioè le risorse ottenute con la razionalizzazione delle amministrazioni che possono essere in parte destinate alla contrattazione integrativa. Si tratta dell’unico strumento sopravvissuto al congelamento delle retribuzioni pubbliche disposto con la manovra 2010 e confermato dagli interventi correttivi della scorsa estate. La circolare firmata ieri da Brunetta dà il via al monitoraggio per individuare e tipologie e le misure dei risparmi da conseguire tramite processi di riorganizzazione, ristrutturazione e riqualificazione della spesa: il 50% di queste somme potranno essere destinate alla contrattazione integrativa, e la metà di questa quota dovrebbe andare a finanziare i premi individuali per incrementare la retribuzione di risultato dei dipendenti più meritevoli. Per passare dalla teoria alla pratica, però, ora ogni amministrazione dovrebbe dare il via ai piani di razionalizzazione, che possono essere concordati con le organizzazioni sindacali. Nell’attesa che tutta la procedura arrivi al traguardo, però, le retribuzioni rimangono bloccate. Tra i tasselli mancanti, inoltre, va ricordata l’estensione del «dividendo dell’efficienza» ai dipendenti di Regioni ed enti locali, che sarebbe dovuta essere oggetto di un accordo con i sindacati.
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