La relazione tecnica allegata svela un po’ di dettagli sui numeri dell’ultimo provvedimento del governo: 11mila posti di troppo nell’amministrazione centrale e 13mila negli enti territoriali. Escluse le Regioni
“Sono 24 mila gli esuberi nel pubblico impiego”. Questo ieri il titolo d’apertura de Il Sole 24 Ore, che aveva avuto in anteprima la relazione tecnica al decreto sulla spending review e aveva fatto lo scoop. Oggi sulla notizia approfondiscono tuti i quotidiani. Leggiamo da La Stampa: “Ventiquattro mila esuberi. Duecentouno milioni di risparmio dall’introduzione del cedolino unico, novanta dal taglio degli affitti, quasi 54 dal livellamento dei buoni pasto a sette euro. A tre giorni dall’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto sulla spending review, e a poche ore dal suo battesimo in Parlamento, oggi al Senato, la relazione tecnica allegata svela un po’ di dettagli sui numeri dell’ultimo provvedimento del governo”.
Dei 24mila dipendenti pubblici in più, “11mila sono nell’amministrazione centrale (5.600 nei ministeri, gli altri negli enti pubblici non economici), e 13mila negli enti territoriali; escluse le Regioni. Ma ottomila potrebbero essere le persone con i requisiti per scivolare verso la pensione: tra gli 11mila, sarebbero seimila i pensionabili al 31 dicembre scorso. e duemila negli enti locali. Numeri che però, spiegano dal ministero della Funzione pubblica, so.no. calcolati sul presupposto di tagli lineari, senza tenere conto. di alcune variabili come il meccanismo delle compensazioni e il fatto che i prepensionamenti saranno usati come sistema di gestione degli esuberi. Per questo, secondo i loro calcoli, alla fine potrebbe essere più alto il numero dei prepensionamenti, il che restringerebbe il numero di dipendenti da mettere in mobilità”.
(FONTE: www.rassegna.it)
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