Pubblico impiego: la direzione intrapresa del nuovo ministro della PA, Fabiana Dadone

“Sostenibilità e semplificazione in una continua spinta verso l’innovazione e la digitalizzazione”

19 Settembre 2019
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L’Agenzia stampa Adnkronos ha riportato in un interessante articolo il punto di vista sul pubblico impiego del neoministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone.
Da ministro della Pubblica Amministrazione il primo obiettivo sarà aprire il palazzo al confronto con gli stakeholder: solo così si potranno individuare i veri problemi, i nodi da sciogliere”. Ad affermarlo è il ministro in un post su Facebook annunciando, in sostanza, la sua linea. “Non servono riforme draconiane, progetti palingenetici come quelli concepiti in passato – sostiene -. Né atteggiamenti inutilmente punitivi che finiscono per frustrare anche chi lavora bene. È meglio promuovere buone pratiche e ragionare su interventi mirati”.

La linea del nuovo ministro della PA

“Il merito conta, ma per dare benefici visibili esso ha bisogno di innestarsi in un progetto di sostenibilità e semplificazione e in una continua spinta verso l’innovazione e la digitalizzazione” afferma ancora il ministro per la PA.
“Lavoreremo a valutazioni sempre più oggettive e fedeli circa le performance di dirigenti e dipendenti – prosegue -. Servire lo Stato, e quindi i cittadini, deve essere vissuto come un privilegio, una missione che va oltre il mestiere, oltre la mansione. Ed è per questo che saremo inflessibili con chi abusa, con chi sbaglia. I cosiddetti furbetti del cartellino non fanno un danno solo a tutti noi, ma in primis ai loro colleghi e al loro ufficio”.
“Agiremo con l’obiettivo di raggiungere l’effettiva parità di genere dentro la PA: donne e uomini devono avere le stesse possibilità di accesso alla dirigenza, alle posizioni apicali. E stroncheremo ogni abuso ai danni del lavoro dipendente, somministrato o comunque precario” sostiene Dadone nel post su Facebook sui temi programmatici.
“Ai diritti di chi lavora nei pubblici uffici – prosegue – fanno poi da contraltare i diritti di chi punta a entrarvi. Faremo le dovute valutazioni in ordine alle proroghe dei termini delle graduatorie in essere. Questo Governo avrà la massima attenzione per le aspettative degli idonei, nella consapevolezza di quanto sia necessario uscire dall’emergenza del pregresso per tornare via via ad un ritmo fisiologico di bandi e concorsi”.

Concorsi unici

“Favoriremo i concorsi unici organizzati dalla Funzione pubblica, anche per Regioni ed Enti locali, – annuncia – così da garantire più trasparenza, agilità e snellezza all’accesso alla PA” che, sottolinea, “non deve essere percepita come nemica o un peso per chi produce. Anzi, uno Stato leggero e ben organizzato può offrire alle nostre aziende una infrastruttura imprescindibile per crescere bene. Obiettivo rispetto al quale è vitale anche proseguire nella lotta alla corruzione, una piaga contro cui il M5S al Governo ha già fatto tanto. Mai mollare la presa però! E da ministro della Pubblica amministrazione, – rimarca – agirò con fortissima determinazione su questo fronte”.

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