Lo schema sottoposto al Garante proprio in relazione a ciò ha infatti accolto tutte le indicazioni fornite dall’Ufficio nel corso di numerosi incontri tenuti con i rappresentanti del Ministero e dell’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro), volti ad assicurare il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.
Lo schema di decreto definisce le finalità e i titolari del trattamento nell’ambito del Sistema informativo e disciplina nel dettaglio i flussi di dati tra le amministrazioni coinvolte. Lo schema stabilisce che spetta al Ministero del lavoro, avvalendosi dei dati trasmessi dall’Inps e dall’Anpal, individuare, in base ai criteri stabiliti in un allegato allo stesso schema, le platee dei beneficiari da indirizzare, rispettivamente, ai Servizi per il lavoro e ai Servizi competenti dei comuni, e alimentare di conseguenza le relative Piattaforme.
Nel Sistema informativo del reddito di cittadinanza vengono trattati su larga scala dati personali relativi alla salute, alla condizione sociale e alla situazione economica e finanziaria, elaborati anche in base alla valutazione dello stato di bisogno dei beneficiari (compresi anche soggetti vulnerabili o minori d’età). Il trattamento di una mole così rilevante di dati potrebbe comportare rischi per i diritti di milioni di beneficiari.
Reddito di cittadinanza: il via libera del Garante della Privacy alle regole per accessi selettivi ai dati
Parere favorevole del Garante sullo schema di decreto del Ministero del Lavoro che disciplina il Sistema informativo del RdC
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