Riforma delle Province, Madia: il personale in esubero sarà ricollocato

Marcello Serra 8 Luglio 2015
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«La ricollocazione del personale in sovrannumero è ovviamente più facile nelle Regioniche hanno approvato le leggi relative alla funzioni già attribuite alle Province, ma noi procederemo anche nelle Regioni che non le hanno approvate». Così il ministro della P.A, Marianna Madia, in occasione del Question Time alla Camera.

«All’attuazione della cosiddetta legge Delrio stiamo dando l’urgenza che essa merita. Le norme della stabilità hanno avviato uno dei più grandi processi mobilità nel nostro Paese. Un processo complesso, che richiede la collaborazione di diversi attori per essere fatto bene e presto», ha spiegato Madia rispondendo all’interrogazione parlamentare del deputato Gian Luigi Gigli (Pi-Cd).

Il Governo, ha aggiunto, «con determinazione sta portando avanti» le operazioni e, ha evidenziato, è «in fase di conclusine il processo mobilità verso gli uffici giudiziari, avviato con il fondo della ministero della Giustizia e che riguarda 1.031 dipendenti». A ciò, ha continuato il ministro, si affianca «l’ulteriore rafforzamento degli uffici giudiziari con il processo di mobilità di altre duemila dipendenti delle Province che saranno trasferiti in applicazione» del dl sugli enti locali, di recente approvato in Cdm. In generale, ha ricordato Madia, «dall’inizio dell’anno abbiamo stabilito delle procedure d’intesa con le autonomie territoriali, con delle linee guida per le amministrazioni interessate. E poi abbiamo predisposto il portale, per l’incontro tra la domanda ed l’offerta. Inoltre, il processo sarà agevolato dalla prossima pubblica del dpcm recante le tabelle di equiparazione».

«I criteri per andare avanti» con la ricollocazione degli esuberi delle Province «sono definiti in un decreto previsto dalla legge di stabilità. Decreto che la prossima settimana verrà sottoposto alle organizzazioni sindacali».

Il ministro ha inoltre spiegato di avere «già anticipato la richiesta di esame» del decreto «alla conferenza unificata», per un confronto con i territori. Madia ha anche fatto sapere che è «prossima la pubblicazione» del dpcm sulle cosiddette tabelle di equiparazione, che consentono di mettere in relazione livelli retributivi e qualifiche. Si tratta, ha ricordato, di un provvedimento «fermo da tanti anni. Lo abbiamo – ha evidenziato – già firmato il ministro Padoan ed io ed è attualmente alla registrazione della Corte dei Conti».

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