Il presidente dell’Inps richiama “soprattutto un intervento organico” che “sarebbe stato possibile anche nel quadro di una manovra espansiva ma fiscalmente responsabile”. “Se si produceva nella direzione di un’uscita flessibile, questo comporta inizialmente dei disavanzi più ampi ma poi, nel corso del tempo, se la cosa è disegnata nel modo giusto questo porterà in futuro a dei disavanzi limitati”, aggiunge.
Si tratta secondo Boeri “di una operazione che avrebbe potuto conciliare spinta all’economia con responsabilità fiscale”. Il presidente dell’Inps sottolinea comunque che, “tuttavia, nella legge di stabilità ci sono degli aspetti positivi soprattutto riguardo agli interventi di contrasto alla povertà”. “Credo – rileva Boeri – che con la legge delega sull’assistenza e con gli interventi già programmati nella stabilità ci siano, per la prima volta in Italia, i margini per poter pensare di introdurre un reddito minimo”.
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