Il rinnovo contrattuale dei vertici amministrativi della PA prevede:
- la riduzione da 11 a 4 delle aree dirigenziali, in modo da “armonizzazione” le regole contrattuali,
- la semplificazione delle buste paga, ossia la fusione fra stipendio base e parte fissa della retribuzione di posizione, in una nuova voce,
- l’obbligo formativo sulla trasformazione tecnologica dell’Amministrazione,
- nuove regole sulle responsabilità disciplinari.
Il documento avvia ufficialmente i lavori sul rinnovo contrattuale dei vertici amministrativi, che ora aspetta la convocazione del tavolo di confronto all’ARAN.
Il provvedimento riguarda in maniera diretta i 6.694 dirigenti del comparto, ma come sempre i ministeriali fungono da apripista e battistrada anche per i 160mila dirigenti degli altri settori.
Il nuovo contratto dei dirigenti del comparto “funzioni centrali” avrà un costo di 32,7 milioni di euro all’anno.
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