Si vuole introdurre il principio per cui le buste paga vanno differenziate in modo significativo in base ai risultati, e si vuole provare a indicare una quota minima di dipendenti a cui azzerare i premi.
Già la riforma Brunetta del 2009, aveva provato ad introdurre i premi in busta baga per i dipendenti più produttivi e ora si cerca di introdurre lo stesso principio ma con alcune importanti differenze:
- la griglia sarà flessibile, e non ancorata all’obbligo di azzerare i “premi” a un quarto dei dipendenti e dimezzarli al 50% degli organici,
- la valutazione sarà concentrata sui risultati complessivi ottenuti dagli uffici più che sulla performance dei singoli dipendenti,
- alla produttività andrà dedicata la “quota prevalente” delle sole “risorse variabili” presenti nei fondi decentrati; ossia, i fondi decentrati, che finanziano le voci aggiuntive rispetto allo stipendio base (tabellare), si dividono in voci fisse (turni, vecchie promozioni, indennità di disagio) e voci variabili. A queste ultime, come mostra l’ultimo censimento della Ragioneria generale, vanno poco meno di 900 milioni su 10,2 miliardi (cioè l’8,7% dei fondi). Se si conferma la differenziazione della busta paga, agli stipendi andranno piccole somme.
Obiettivo della trattativa è che venga chiusa entro il 2018 per dare poi spazio anche alla contrattazione in altri comparti come sanità, enti locali e scuola.
Per maggiori approfondimenti, leggi l’articolo Pubblico impiego: dal rinnovo dei contratti alle assunzioni.
Riprendiamo brevemente i punti salienti della contrattazione per il rinnovo dei contratti nel publico impiego:
- 85 euro in busta paga,
- permessi a ore (massimo 18) per fare un esame o una visita specialistica,
- ferie solidali: possibilità di regalare giorni di riposo a colleghi che le utilizzino per assistere figli minori,
- aggiornare le regole relative al congedo per matrimonio anche alle unioni civili,
- licenziamento per chi commette violazioni gravi e reiterate sul posto di lavoro,
- controllo più stretto sui permessi per l’assistenza ai famigliari disabili,
- sanzioni più dure per le assenze strategiche dal lavoro
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