Scorrimento delle graduatorie nei concorsi pubblici è vincolato alla condizione che i posti messi a concorso nelle diverse procedure siano identici

Il Consiglio di Stato, (Sez. III), con la sentenza del 5 luglio 2024, n. 5971 ha chiarito che lo scorrimento delle graduatorie nei concorsi pubblici è vincolato alla condizione che i posti messi a concorso nelle diverse procedure siano identici. Questo significa che, affinché possa avvenire lo scorrimento da una graduatoria all’altra, i profili professionali richiesti devono essere sostanzialmente gli stessi

14 Agosto 2024
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Il Consiglio di Stato, (Sez. III), con la sentenza del 5 luglio 2024, n. 5971 ha chiarito che lo scorrimento delle graduatorie nei concorsi pubblici è vincolato alla condizione che i posti messi a concorso nelle diverse procedure siano identici. Questo significa che, affinché possa avvenire lo scorrimento da una graduatoria all’altra, i profili professionali richiesti devono essere sostanzialmente gli stessi. La sentenza stabilisce che non è possibile lo scorrimento se i profili professionali tra la prima e la seconda procedura differiscono sostanzialmente.

Nel caso specifico analizzato dal Consiglio di Stato, la differenza tra il profilo di “legale interno” e quello di “collaboratore amministrativo” è stata considerata sostanziale. Le competenze richieste per il legale interno sono specialistiche e focalizzate sul settore legale, mentre quelle per il collaboratore amministrativo sono più generiche, coprendo una gamma più ampia di attività amministrative. Di conseguenza, la sentenza ha negato la possibilità di scorrimento della graduatoria da candidati idonei non vincitori per il profilo di legale interno a quello di collaboratore amministrativo.

La sentenza si allinea con orientamenti giurisprudenziali precedenti, come la decisione della Sezione VI del Consiglio di Stato del 9 aprile 2015 (n. 1796), confermando che la regola dello scorrimento è applicabile solo quando i profili professionali sono comparabili. Questo principio garantisce che i candidati selezionati attraverso lo scorrimento siano effettivamente qualificati per le specificità del posto a concorso, preservando l’integrità del processo di selezione pubblica e l’equità tra i partecipanti.

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