Non solo i parlamentari e i componenti del governo (per i quali è già previsto) ma anche i consiglieri degli locali, quindi anche quelli regionali, dovranno mettere on line stipendi e rimborsi. Lo prevede il decreto attuativo sulla trasparenza nella Pubblica amministrazione all’esame oggi della Conferenza Stato-Regioni. La mancata pubblicazione comporta una multa da 500 a 10.000 euro. I consiglieri regionali dovranno mettere sulla rete anche la situazione patrimoniale e quella dei parenti entro il secondo grado. I dati vanno pubblicati entro tre mesi dalla elezione o dalla nomina e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato. Il provvedimento, inoltre, prevede che le pubbliche amministrazioni pubblichino trimestralmente i dati relativi ai tassi di assenza del personale, distinti per uffici di livello dirigenziale. Regioni e Province devono anche pubblicare i rendiconti dei gruppi consiliari mettendo in evidenza le risorse trasferite a ciascun gruppo con l’indicazione del titolo di trasferimento e dell’impiego delle risorse. La mancata pubblicazione comporta il taglio del 50% dei trasferimenti annuali. Le pubbliche amministrazioni, infine, devono pubblicare, oltre alla carta dei servizi, anche i costi contabilizzati, evidenziando quelli effettivamente sostenuti e quelli imputati al personale per ogni servizio erogato e il relativo andamento nel tempo. Inoltre vanno resi noti i tempi medi di erogazione dei servizi.
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