La segnalata decisione della Sezione Lavoro della Suprema Corte (n. 1923, depositata in cancelleria il 29 gennaio 2014) svolge interessanti considerazioni sulla tempestività della contestazione di addebito con riferimento all’ipotesi di procedimento disciplinare connesso al procedimento penale.
Merita evidenziare sin d’ora che la fattispecie scrutinata dal giudice di legittimità è sottoposta, ratione temporis, alla disciplina dei rapporti tra procedimento penale e disciplina ante riforma introdotta con D.Lgs 150/09. Siamo pertanto ancora nella fase in cui l’ordinamento riconosceva l’indubbio primato del procedimento penale, subordinando la definizione del procedimento disciplinare alla cristallizzazione degli effetti del processo penale.
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