Nella bozza di parere della Camera al d.P.C.M. del governo, in base al ”
divieto di reformatio in peius” dei contratti in corso ”non può applicarsi in via immediata ai trattamenti stipendiali correlati ad attività lavorative stabili, esclusive e continuative” con la P.a., in altre parole non si può intervenire sui contratti in corso dei manager pubblici.
(FONTE: ilpersonale.go-vip.net)
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