“Il pubblico impiego è stato trattato come se fosse la zavorra del Paese, come se tutti i mali passassero da lì, mentre io sostengo assolutamente il contrario. E cioè che il pubblico impiego rappresenta una risorsa per il Paese. E noi proclamiamo lo sciopero per il prossimo 28 ottobre per cercare di ‘gestire’ e ‘governare’ questa manovra economica, che sta facendo pagare i prezzi più alti proprio alla pubblica amministrazione”. Non ha dubbi Giovanni Torluccio, segretario generale della Uil-Fpl, la Federazione dei poteri locali del sindacato, nel spiegare, a LABITALIA, le ragioni dello sciopero generale del pubblico impiego proclamato dal comitato centrale della Uil per il prossimo 28 ottobre.
“Abbiamo ritenuto opportuno non scioperare contro il varo della manovra -spiega Torluccio- perché sapevamo, che, visto lo lo stato generale del Paese, sarebbe comunque passata. Scioperiamo invece adesso con l’obiettivo di far partire una vertenza del pubblico impiego a tutto campo. Questo perché -aggiunge- questa manovra prevede anche una serie di interventi di ordine e riassetto degli ambiti territoriali comuni, degli assetti sanitari, la gestione dei ticket e del personale”.
E, quindi, sottolinea Torluccio, è “necessario mettere in campo tutte le energie per potere in qualche modo governare l’applicazione della manovra”.
Uno sciopero che vedrà impegnata solo la Uil, visto che la Cisl per il momento ha scelto la strada della mobilitazione, senza lo sciopero generale. “Fino all’altra domenica ero in stretto contratto con il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica -racconta Torluccio- con il quale stavamo mettendo in piedi un percorso che doveva essere appunto quello di arrivare a uno sciopero generale congiunto. All’ultimo momento però la Cisl ha ritenuto opportuno di non potere aderire, anche se eravamo d’accordo su tutto quello che bisognava fare, anche sulla data dello sciopero”.
E all’iniziativa della Uil del prossimo 28 ottobre potrebbe esserci anche un ospite inatteso, in questi tempi di divisione sindacale. “Mi fa molto piacere -spiega Torluccio- che la segretaria generale Camusso abbia plaudito alla nostra iniziativa, vorrà dire che le manderò un invito a venire alla nostra manifestazione nazionale”. Una manifestazione nazionale che punta all’obiettivo di “riuscire a fare un Piano di rilancio della pubblica amministrazione: serve uno sblocco della contrattazione decentrata, perché è inimmaginabile il blocco dei contratti fino al 2013”.
La mobilitazione della Uil porta con sé anche una nuova ‘puntata’ sull’articolo 8 della manovra economica, che tante polemiche ha suscitato in questi giorni. “Nessuno si scandalizzi -dice Torluccio- se come segretario generale della Uil-Fpl chiederò che l’articolo 8 della manovra così condannato da molti possa essere applicato anche nel pubblico impiego. Questo perché oggi la pubblica amministrazione è ‘ingessata’ in situazione di assoluto blocco e, applicando l’articolo 8 anche alla P.a., noi di fatto applicheremmo anche l’accordo sulla rappresentatività e quindi di conseguenza si sbloccherebbe tutta la contrattazione decentrata”.
“La P.a. -conclude Torluccio- sta pagando i prezzi più alti di questa manovra: dal blocco dei contratti alle donne in pensione a 65 anni già da subito, contrattazione decentrata bloccata. Tutta una serie di elementi che oggi stanno trasformando la P.a. come la parte più maltrattata del mondo del lavoro”.
(FONTE: Adnkronos)
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento