Un polo milanese per la scuola dei dirigenti pubblici

16 Aprile 2024
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di Manuela Perrone (da Il Sole 24 Ore)

Sarà specializzato nel management della sanità pubblica il nuovo polo formativo territoriale della Scuola nazionale dell’amministrazione inaugurato ieri a Milano nella sede del Consiglio regionale lombardo. A sancire il decollo del centro è stato il protocollo d’intesa sottoscritto al Belvedere Jannacci del grattacielo Pirelli tra la presidente della Sna, Paola Severino,il ministro per la Pa, Paolo Zangrillo, e il governatore lombardo Attilio Fontana. «L’argomento scelto per il polo lombardo – dettaglia Severino – comprende anche il risk management, il crisis management e l’analisi dei nuovi modelli di gestione dei servizi territoriali. Temi estremamente rilevanti in primis per la Regione Lombardia che si è trovata, prima tra tutte, ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti. La pandemia da Covid-19 ha reso più che mai evidente la necessità di sviluppare nuove competenze per l’esame delle vulnerabilità, al fine di prevenire e gestire con sempre maggiore efficacia le situazioni emergenziali». Ma c’è un altro aspetto a motivare la scelta. «La Lombardia – spiega la presidente Sna – già vanta una rete sanitaria pubblica e privata molto estesa. Per questo è bello radicare in questa regione una comunità di pratica dove settore pubblico, imprenditoria privata e università possano dialogare e alimentare un modello formativo d’eccellenza». Con percorsi destinati ad esempio ai dirigenti delle aziende sanitarie, combinando «le evidenze di ricerca e l’esperienza diretta di esperti nell’ambito dell’emergency management». Crede fortemente nella formazione come «uno dei principali asset di cambiamento e di rigenerazione della macchina amministrativa» il ministro Zangrillo, certo che «grazie alla collaborazione con la Sna e con gli enti territoriali le nostre persone riusciranno a coltivare e a consolidare le giuste competenze e le adeguate capacità, fondamentali per continuare a lavorare, insieme, costruendo una Pa all’altezza delle sfide del nostro tempo». Il segreto è «fare squadra», aprendo le amministrazioni alle contaminazioni virtuose. Di «passo decisivo per la qualificazione sempre più alta dell’amministrazione pubblica» ha parlato anche Fontana. Una qualificazione che deriva proprio dalle alleanze. La formula che connoterà l’esperienza milanese è la stessa sperimentata nei politerritoriali già aperti dalla Sna finora accanto a quello storico di Caserta: il primo a Santena, in Piemonte, focalizzato su digitalizzazione e intelligenza artificiale; il secondo a L’Aquila, in Abruzzo, che si concentra sulle professionalità tecniche indispensabili per fronteggiare le catastrofi naturali e la ricostruzione; il terzo a Reggio Calabria, dedicato a diritti e migrazioni. In via di perfezionamento un altro polo a Perugia, in Umbria, su appalti e contratti. Tutti caratterizzati dall’alleanza virtuosa sui territori tra Pubblica amministrazione, imprese e accademia. Ma anche connotati da una spiccata vocazione internazionale, con l’ambizione di formare la «Next Generation Pa» cara alla Sna: una generazione di dirigenti capace di usare la tecnologia per migliorare i servizi, senza dimenticare la centralità delle relazioni umane, della trasparenza e dell’ascolto.

* Articolo integrale pubblicato su Il Sole 24 Ore del 16 aprile 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l.)

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